ANIMALOVE 22-9 /29-10 /2022
una collezione di vasi by Anna Gili
Contemporary Cluster Gallery, Roma presenta la collezione in edizione limitata di vasi in ceramica smaltata di Anna Gili, Animalove, nata nel 2013.
É una collezione di oggetti-home sculptures di carattere zoomorfo, ispirati ad animali realmente esistitied ad animali che sono parte del nostro immaginario collettivo, come i cagnolini da compagnia,rappresentati nei vasi “Puppies” o il vaso “Kuma Chang”, in ricordo del fedele cane della designer, cheha le sembianze di un immaginifico cavallo nero.
Gli oggetti che ne derivano, sono eleganti composizioni,forme stilistiche abbinate a segni-sintesi dell’animale che ogni ceramica rappresenta.
Il vaso “Dolly” è un omaggio alla famosa pecora clonata, mentre “Big Mary” è la memoria della piùgrande elefantessa mai esistita, più grande di Jumbo, impiccata crudelmente in una pubblica piazza ad Erwin nel Tennessee, 1916.
La ceramica “Babe”, trae ispirazione dal film Babe del 1995, il protagonista era un maialino coraggioso. Il film, ci fa riflettere sul triste destino di questi simpatici ed intelligenti animali.
Scopri tutta ANIMALOVE – COLLECTION VASES
L’Art Design
lo poteva inventare
solo una donna propheta & pioniera
come Anna Gili
(Nella Milano dei primi anni ’80)
By Francois Zille
Antropologo visivo e Comunicatore
Docente e critico dei codici espressivi dell’era digitale
Nella Weimar degli Anni’ 20, Ise Frank, moglie di Walter Gropius, principale fondatore della Bauhaus, seppe coglierne e diffonderne magistralmente la quintessenza in tutto il mondo.
E ciò, nonostante l’opposizione e le angherie dei suoi progettisti rigorosamente maschilisti.
Ergo, la vita è sempre stata dura per il genere femminile nell’arte.
Al punto che, per documentare queste tracce, la blasonata casa editrice di Benedikt Taschen ha pubblicato nel 2019 un volume importante di Patrick Rössler, “Bauhaus Models” – A Tribute To Pioneering Women Artists.
In questa prima ondata di era digitale assistiamo a un brutale deficit di filologia e ad un drammatico gap di cultura e struttura, da parte delle nuove generazioni di designer, che le nuove scuole e accademie – sempre più ostentatamente ciniche e ipoprogettuali – costringono a diventare subito campioni planetari di copiaeincolla. E tendono poi “sin verguenza” a spacciarli per inventori di tutto ciò che esiste e persiste.
Tra le tematiche odierne in fase trendy trova sempre più adepti su ogni fronte la semiotica zoomorfa, a cui Anna Gili fu la prima a dedicare una scientifica mappatura, nonché una seria e non meno sontuosa riflessione progettuale, docu- mentata storiograficamente dal volume “ANIMALOVE” pubblicato da Logo Fausto Lupetti Editore nel 2014.
Considero Anna Gili “la regina della semiotica” per la sua rara capacità di osservare cose, persone, animali e oggetti e riuscire in breve tempo a concentrarli in un segno sempre vivo, empatico e rigoroso, di una aristocrazia estetico-formale unica.
La sua sorprendente abilità nel padroneggiare vari codici espressivi fuori e dentro l’era digitale, e ad operare parallelamente su diversi paradigmi progettuali, le hanno consentito di svolgere una Magna Exploratio pionieristica e innovativa a tutto cam- po, con i geni rinascimentali che la ispirano ed il rigore francescano delle sue
radici umbre che la reggono, sia nell’ambito dell’arredo urbano, dell’uso ingegneris- tico del colore, dei mobili iconici, dell’oggettistica ieratica, della ceramica creativa… celebrando per prima dall’inizio degli Anni 80 il matrimonio d’amore vero tra Arte e Design, di cui la massima espressione si può considerare il vaso “CRO”.
Che vibra all’unisono con la grande vibrazione quantica originaria.
FZ Roma, 2022